martedì 25 dicembre 2012

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO SESSUALE


I disturbi sessuali psicogeni vanno distinti in disturbi nella donna e nell'uomo.
Possiamo stilare una breve tabella che raccolga i disturbi per entrambi:

UOMO - DONNA
- Disfunzione erettiva o impotenza - Disfunzione generale o frigidità
- Eiaculazione precoce - Disfunzione dell’orgasmo
- Eiaculazione ritardata - Vaginismo
- Disturbo dell’orgasmo - Dispareunia

A questi disturbi, va aggiunto il disturbo del desiderio sessuale che può essere riscontrato in entrambi i sessi: il disturbo del desiderio sessuale.
Vanno infine considerate:
le parafile, che possono essere i sintomi di patologie più complesse o specifiche di un comportamento sessuale e dell’organizzazione del desiderio.
Ci sono poi i disturbi dell’identità di genere i quali si riferiscono ai casi in cui un individuo si identifica con il sessoopposto. Questa condizione non va confusa con l’omosessualità poiché nei disturbi d’identità di genere, l’individuo sente una intensa repulsione per il sessobiologico a cui appartiene, e un forte desiderio di essere ad esso opposto, si comporta perciò esplicitamente come se fosse del sessoopposto.
L’omosessualità, invece non è considerata più come una forma di patologia in sè, quanto una scelta sessuale diversa.
In genere i disturbi sessuali, presuppongono quadri di psicopatologia, che si elicitano nel sintomo evidente, proprio per questo, curando psicologicamente la patologia, anche il sintomo viene meno.


CRITERI DI DIAGNOSI
Pochi disturbi sono difficilmente definibili come quelli sessuali, poiché intrisi di senso moralistico. Per definire un comportamento sessuale patologico, per forza ci si deve rifare al concetto di devianza da una norma di comportamento che però non può essere facilmente stabilita.
Alcuni autori hanno tentato di definire un fattore di differenziazione tra un comportamento sessuale “normale” o patologico: l’intimità, per essi, costituisce un fattore di differenziazione.Un individuo può essere definito perverso, solo quando l’atto sessuale viene usato per evitare una relazione stabile e duratura, emotivamente intima e coinvolgente, con un partner.
Al contrario, non si può parlare di perversione quando la perversione è comunque affiancata alla costruzione di una relazione stabile e duratura.
Il manuale psichiatrico DSM IV, cercando di non essere giudicante rispetto questi termini utilizzati, come quello di perversione, ha tentato di definire le situazioni nelle quali vengono utilizzati oggetti non umani, in cui un effettivo dolore viene inflitto a sé stessi o al proprio partner, o quando nell’atto sessuale vengono coinvolti bambini adulti non consenzienti.

La diagnosi viene comunque stabilita su un fattore di gravità: nelle forme "lievi”, i pazienti non mettono in atto le loro spinte sessuali, ma le tengono vive solo nella loro fantasia; nelle forme “gravi”, i pazienti mettono in atto ripetutamente le loro spinte parafiliache.
Nel tentativo comunque di non essere giudicanti rispetto queste patologie psichiatriche, il termine “perversione” è stato ovunque nei manuali sostituito dal termine parafilia, anche per dare davvero l’idea che il comportamento sessuale patologico, implica una vera e propria strutturazione della personalità patologica che sostiene e mantiene la patologia psichiatrica, non si tratta quindi di un’ implicazione del senso etico e morale, soltanto, così come non può essere possibile, clinicamente parlando, giudicare e spigare un’attività perversa secondo il suo prerequisito senso di peccato.

I disturbi sessuali si dividono in:
- disturbi del desiderio- disturbi maschili- disturbi femminili- parafilie


DISTURBI DEL DESIDERIO SESSUALE

Per diagnosticare una disfunzione sessuale, si devono verificare contemporaneamente le tre condizioni esplicitate con le lettere A, B, C.

1) DISTURBO DA DESIDERIO SESSUALE IPOATTIVO

A) Fantasie sessuali e desiderio di attività sessuale persistentemente o ricorrentemente carenti (o assenti). Il giudizio di carenza o assenza viene fatto dal clinico, tenendo conto dei fattori che influenzano il funzionamento sessuale, come l'età e il contesto di vita del soggetto.
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali
C) La disfunzione sessuale non è meglio attribuibile ad un altro disturbo psichiatrico (ad eccezione di un'altra disfunzione sessuale) e non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.

2) DISTURBO DI AVVERSIONE SESSUALE

A) Persistente o ricorrente estrema avversione ed evitamento di tutti (o quasi tutti) i contatti sessuali genitali con un partner sessuale
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali
C) La disfunzione sessuale non è meglio attribuibile ad un altro disturbo in asse 1 (tranne un'altra disfunzione sessuale).

3) DISTURBO DELL’ECCITAZIONE

A) Persistente o ricorrente incapacità di raggiungere, o di mantenere fino al completamento dell'attività sessuale, un'adeguata risposta di eccitazione sessuale con lubrificazione -tumescenza (reazione di lubrificazione -tumescenza legata all'eccitazione sessuale)
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali
C) La disfunzione sessuale non è meglio attribuibile ad un altro disturbo psichiatrico (ad eccezione di un'altra disfunzione sessuale) non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.


DISTURBI SESSUALI MASCHILI

DISFUNZIONE ERETTIVA O IMPOTENZA
A) Persistente o ricorrente impossibilità di raggiungere, o di mantenere, un'erezione adeguata fino al completamento dell'attività sessuale.
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali
C) La disfunzione dell'erezione non è meglio attribuibile ad un altro disturbo psichiatrico (diverso da una disfunzione sessuale) e non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.

EIACULAZIONE PRECOCE
A) Persistente o ricorrente eiaculazione a seguito di una minima stimolazione sessuale prima, durante, o poco dopo la penetrazione e prima che il soggetto lo desideri. Il clinico deve tenere conto dei fattori che influenzano la durata della fase di eccitazione, come l'età, la novità del partner sessuale o della situazione e la frequenza recente dell'attività sessuale
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali.
C) L'eiaculazione precoce non è dovuta esclusivamente agli effetti diretti di una sostanza (per es. astinenza da oppiacei).

EIACULAZIONE RITARDATA
A) Eiaculazione che si presenta dopo molto tempo dall’inizio della penetrazione, a seguito di intense e continue stimolazioni sessuali e comunque molto dopo che il soggetto lo desideri. Il clinico deve tenere conto dei fattori che influenzano la durata della fase di eccitazione, come l'età, la novità o meno del partner sessuale o della situazione e la frequenza recente dell'attività sessuale
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali.
C) L'eiaculazione ritardata non è dovuta esclusivamente agli effetti diretti di una sostanza (per es. astinenza da oppiacei).

DISTURBO DELL’ORGASMO MASCHILE
A) Persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell'orgasmo dopo una normale fase di eccitazione sessuale nell'ambito di una attività sessuale che il clinico, tenendo conto dell'età del soggetto, giudica adeguata per localizzazione, intensità e durata
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali
C) La disfunzione dell'orgasmo non è meglio attribuibile ad un altro disturbo psichiatrico (ad eccezione di un'altra disfunzione sessuale) e non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza(per es. una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.


DISTURBI SESSUALI FEMMINILI

DISTURBO DELL’ORGASMO FEMMINILE
A) Persistente o ricorrente ritardo o assenza, dell'orgasmo dopo una fase di eccitazione sessuale normale. Le donne mostrano un'ampia variabilità nel tipo o nell'intensità della stimolazione che induce l'orgasmo. La diagnosi del disturbo dell'orgasmo femminile dovrebbe basarsi sulla valutazione del clinico che la capacità di orgasmo della donna sia minore di quanto ci si aspetterebbe per età, esperienza sessuale, e adeguatezza della stimolazione sessuale ricevuta
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali
C) La disfunzione dell'orgasmo non è meglio attribuibile ad un altro disturbo psichiatrico (ad eccezione di un'altra disfunzione sessuale) e non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza(per es. una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.

VAGINISMO
A) Ricorrente o persistente spasmo involontario della muscolatura del terzo esterno della vagina, che interferisce col rapporto sessuale.
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali
C) L'anomalia non è meglio attribuibile ad un altro disturbo psichiatrico (per es. disturbo di somatizzazione) e non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una condizione medica generale.

DISPAREUNIA ( INTENSO DOLORE DURANTE IL COITO)
A) Ricorrente o persistente dolore genitale associato al rapporto sessuale in un maschio o in una femmina.
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali
C) L'anomalia non è causata esclusivamente da vaginismo o da mancanza di lubrificazione, non è maglio attribuibile ad un altro disturbo psichiatrico (tranne un'altra disfunzione sessuale), non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.

LE PARAFILIE

ESIBIZIONISMO
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che comportano l’esposizione dei prorpi genitali ad un estraneo che non se l’aspetta
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti, causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento

FETICISMO
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che comportano l’uso di oggetti inanimati ( per es. biancheria intima femminile)
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti, causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento
C) Gli oggetti feticistici, non sono limitati a capi di abbigliamentofemminile usati per vestirsi (come nel feticismo da travestimento) oppure a strumenti usati per la stimolazione tattile dei genitali( per es. un vibratore).

FROUTTERISMO
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che comportano il toccare e lo strofinarsi contro una persona non consenziente.
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti, causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento.

PEDOFILISMO
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che comportano attività sessuale con uno o più bambini prepuberi, generalmente di 13 anni o più piccoli.
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti, causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento
C) Il soggetto ha almeno 16 anni ed è almeno di 5 anni maggiore del bambino o dei bambini molestati o potenzialmente desiderati.
Nota non includere un soggetto tardo adolescente coinvolto in una relazione sessuale perdurante con un soggetto di 12-13 anni

MASOCHISMO SESSUALE
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che comportano l’atto (reale e non simulato) di essere umiliato, picchiato, legato, o fatto soffrire in qualche altro modo.
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti, causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento

SADISMO SESSUALE
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che comportano azioni (reali e non simulate) in cui la sofferenza psicologica o fisica (inclusa l’umiliazione) della vittima è sessualmente eccitante per il soggetto.
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti, causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento

FETICISMO DI TRAVESTIMENTO
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che comportano il travestimento in un maschio eterosessuale
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti, causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento
Specificare se:
Con disforia di genere, quando il soggetto ha un disagio persistente connesso al ruolo sessuale o all’identità

VOYERISMO
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che comportano l’atto di osservare un soggetto che non se l’aspetta mentre è nudo, si spoglia o è impegnato in attività sessuali
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti, causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento

DISTURBI DELL’IDENTITA’ DI GENERE
A) Una forte e persistente identificazione col sessoopposto (non solo un desiderio di qualche presunto vantaggio culturale derivante dall’appartenere all'altrosesso). Nei bambini il disturbo si manifesta con quattro o più dei seguenti sintomi:
1) desiderio ripetutamente affermato di essere o insistenza sul fatto di essere, dell’altrosesso
2) nei maschi, preferenza per il travestimento o l’imitazione dell’abbigliamento femminile, nelle femmine, insistenza nell’indossare solo tipici indumenti maschili
3) forti e persistenti preferenze per i ruoli del sessoopposto nei giochi di simulazione, oppure persistenti fantasie di appartenere al sessoopposto
4) intenso desiderio di partecipare ai tipici giochi e passatempi del sessoopposto

Negli adolescenti e negli adulti, l’anomalia si manifesta con sintomi come desiderio dichiarato di essere dell’altrosesso, farsi passare spesso per un membro dell’altrosesso, desiderio di vivere e di esser trattato come membro dell’altrosesso, oppure la convinzione di avere sentimenti e reazioni tipici dell’altrosesso.

B) Persistente malessere riguardo al propriosesso o senso di estraneità riguardo al ruolo sessuale del propriosesso

Dott. Roberto Cavaliere

SESSO COMPULSIVO E DISTURBI PSICHIATRICI


Dietro ai rapporti sessuali non protetti, promiscui, più frequenti della norma o comunque disturbati potrebbe celarsi non una presunta eccessiva libido, ma un problema psichiatrico.


A sostenerlo sono i ricercatori del Bradley Hasbro Children's Research Center, i quali ritengono che i giovani con problemi mentali sono più portati abuttarsi in rapporti sessuali a rischio.
Sono situazioni come la fase maniacale del disturbo bipolare, che fa alternare stati di depressione a euforia, esaltazione o irritabilità, a provocare negli adolescenti una spinta verso una sessualità più attiva. Questo si traduce in maggiori rapporti sessuali, spesso non protetti, che possono portare a
Sono situazioni come la fase maniacale del disturbo bipolare, che fa alternare stati di depressione a euforia, esaltazione o irritabilità, a provocare negli adolescenti una spinta verso una sessualità più attiva. Questo si traduce in maggiori rapporti sessuali, spesso non protetti, che possono portare acontrarre malattie a trasmissione sessuale.

Secondo i ricercatori, anche i giovani che soffrono di sindrome da iperattività e deficit dell’attenzione a essere più sessualmente attivi dei coetaneiche non presentano questo tipo di disturbo. Allo stesso modo lo sono quelli che soffrono di stress post-traumatico o altri disturbi legati a un eccesso di stress. Tutti questi sono a rischio Aids o altre infezioni sessualmente trasmissibili.

I ragazzi coinvolti nella ricerca sono stati 840 e tutti sono stati analizzati per comprendere se e quali malattie mentali fossero presenti. Più della metà dei partecipanti era di sesso femminile e di età compresa tra i 15 e i 18 anni.
Nel complesso, lo studio ha incluso 153 ragazzi con una diagnosi di mania, 48 con disturbi di internalizzazione, 282 con disturbi esternalizzazione, 252 con più di una diagnosi e 105 in trattamento della salute mentale che non soddisfacevano i criteri di una delle diagnosi psichiatriche valutate.

Più della metà di tutti i partecipanti ha riferito di avere avuto una storia che comprendeva rapporti vaginali o anali. 
Quello che ha stupito i ricercatori è che, sebbene già sapessero che i comportamenti sessuali compulsivi e a rischio sono diffusi gli adulti, scoprire che lo sono anche tra gli adolescenti è un segnale preoccupante.
(lm&sdp)

Secondo i ricercatori, anche i giovani che soffrono di sindrome da iperattività e deficit dell’attenzione a essere più sessualmente attivi dei coetaneiche non presentano questo tipo di disturbo. Allo stesso modo lo sono quelli che soffrono di stress post-traumatico o altri disturbi legati a un eccesso di stress. Tutti questi sono a rischio Aids o altre infezioni sessualmente trasmissibili.
I ragazzi coinvolti nella ricerca sono stati 840 e tutti sono stati analizzati per comprendere se e quali malattie mentali fossero presenti. Più della metà dei partecipanti era di sesso femminile e di età compresa tra i 15 e i 18 anni.
Nel complesso, lo studio ha incluso 153 ragazzi con una diagnosi di mania, 48 con disturbi di internalizzazione, 282 con disturbi esternalizzazione, 252 con più di una diagnosi e 105 in trattamento della salute mentale che non soddisfacevano i criteri di una delle diagnosi psichiatriche valutate.
Più della metà di tutti i partecipanti ha riferito di avere avuto una storia che comprendeva rapporti vaginali o anali. 
Quello che ha stupito i ricercatori è che, sebbene già sapessero che i comportamenti sessuali compulsivi e a rischio sono diffusi gli adulti, scoprire che lo sono anche tra gli adolescenti è un segnale preoccupante.
(lm&sdp)


LA CONVIVENZA RAPPRESENTA AMORE PER LEI E SESSO PER LUI


Secondo quanto si legge sul Daily Mail Online, lo studio dimostra inoltre che uomini e donne sono d'accordo sui molti vantaggi del convivere, dal fatto di affrontare insieme una serie di spese alla possibilità di trascorrere più tempo insieme. Ma secondo la professoressa Penelope Huang, che ha guidato la ricerca, nel corso dello studio "l'idea che la convivenza permetta di fare l'amore più spesso è stata sottolineata molto di più dagli uomini che dalle donne".

Ma non finisce qui. Gli uomini apprezzano la convivenza perché lega meno di un impegno preso formalmente e tendono a considerarla come un semplice test dal quale può anche non derivare alcuna conseguenza. Per le donne, invece si tratta di un breve intervallo prima di convolare a nozze. L'amore le spinge a questo passo tre volte di più rispetto a un uomo, anche se rispetto al matrimonio, la convivenza ha per il gentil sesso meno legittimità. Gli uomini sono invece più preoccupati per un passo che segna la fine della loro vita da single.
La professoressa Huang e il suo staff di ricercatori dell'Università della California a San Francisco hanno 'interrogato' circa 200 tra uomini e donne. "Alcuni uomini - spiega l'esperta – hanno mostrato qualche rimorso per aver perso l'opportunità di avere rapporti sessuali con altre donne". Insomma, "uomini e donne sembrano andare a convivere con 'differenti livelli di impegno".
 

E' ALLARME PER IL SESSO ONLINE


Gb. E' allarme per il sesso online
Sondaggio del tabloid «Sun»: un inglese su tre ha iniziato una relazione via web. E Second-life «rovina» le famiglie

E proprio la rete è galeotta per un inglese su tre, che ha confessato di aver iniziato una relazione a sfondo sessuale grazie al web, mentre il 10% ha ammesso di essere andato a letto con almeno 11 partner incontrati online. Non solo. Un quarto degli intervistati ha pure confidato di usare internet alle spalle dei rispettivi compagni e addirittura l'80% non si è fatto problemi nel raccontare di visitare regolarmente siti pornografici, con le donne in leggera maggioranza per quanto riguarda il porno soft, mentre se parliamo di hardcore, qui i maschietti sono in netto vantaggio, con tre su quattro assolutamente «dipendenti» da questo tipo di visioni a luci rosse. Ovviamente, senza che in casa nessuno sospetti nulla, anche se un uomo su tre ammette di essere un «sex addict» della rete, mentre se parliamo di under-19, il dato supera addirittura il 50%, con conseguente distruzione della vita sociale ed affettiva.
QUADRO ALLARMANTE - Insomma, per stessa ammissione del giornale londinese, il quadro che se ne ricava è decisamente allarmante, sebbene figlio dei tempi, visto che negli ultimi anni si è assistito ad un cambiamento radicale nel modo di condurre le relazioni, con i cellulari (leggi sms ed mms) e la rete che hanno sostituito le precedenti forme di comunicazione e permesso una maggiore spregiudicatezza, avallata anche dall'anonimato (almeno nel caso del web). «Si è trattato di un cambiamento sociale mai visto prima - si legge sul tabloid - per questo l'educazione sessuale dei giorni nostri deve includere necessariamente anche le regole per il sesso sicuro su internet e i consigli per aiutare quanti sono affetti da tale dipendenza a stare lontani dalle emozioni facili del web, per concentrarsi sulla vita reale, spostando l'attenzione sulle loro relazioni sentimentali»..
ACCUSE A SECOND-LIFE - A dimostrazione di quanto pericolosa possa essere la rete per la vita sessuale, il giornale pubblica la testimonianza di Catherine Shilton, una quarantasettenne di 
Wellingborough la cui vita familiare è stata completamente distrutta dalla scoperta che il compagno aveva una doppia vita su «Second Life». «Era ossessionato da una donna americana incontrata nel mondo virtuale e stava inchiodato al computer per ore. Hanno iniziato a fare "cyber-sex" e lui si vantava con lei di quanto bravo fosse a letto. Quattro mesi più tardi, ha prenotato un aereo per andarla a trovare. A quel punto, gli ho detto che era tutto finito. "Second Life" ha rovinato una storia d'amore di dieci anni e tolto un padre a un bambino di cinque». La noia e il brivido della trasgressione sono state, invece, la molla che ha spinto il 35enne londinese Jason McClain a «surfare» sui siti porno. Peccato che la cosa gli abbia poi preso la mano, tanto da trasformarlo, per sua stessa ammissione, in un «porn addict».
VERA MALATTIA - «L'emozione che mi dava la visione di quelle immagini esplicitamente sessuali mi permetteva di evadere dalla monotonia della mia vita ed ero capace di restare persino due o tre ore di fila con lo sguardo fisso sul monitor, in uno stato di quasi trance. Quando ho realizzato che ero diventato un dipendente dal sesso, ho anche capito che era arrivato il momento di farla finita e mi sono dato da fare per superare la mia condizione. Ci sono riuscito perché non ero in uno stadio avanzato, ma questa storia mi ha insegnato che questo tipo di dipendenza deve essere trattata alla stregua di un problema di alcool, fumo o droga».
STORIE A LIETO FINE - Fortunatamente, però, la rete non viene vista solo come una peccaminosa dispensatrice di vizi, ma in qualche caso può davvero aiutare a dare una sterzata positiva a una vita sessuale altrimenti piatta e monotona (lo credono 4 intervistati su 5), mentre sono sempre di più quelli che hanno trovato l'amore grazie a un 
sito di appuntamenti online. Un esempio su tutti, quello di Sarah e Richard. Lei, mamma single 28enne e lui professore di computer 31enne, si sono incontrati online e dopo tre anni di fidanzamento, dal 2006 sono marito e moglie e, giurano, che non potrebbero essere più felici di così.
Simona Marchetti da www.corriere.it

LA DIPENDENZA SESSUALE NEGLI UOMINI E NELLE DONNE


Il bisogno di attività sessuale regolare è un desiderio fondamentale che provano tutti gli adulti. Quasi tutti sono in qualche modo dediti al sesso. Ma il sesso diventa coattivo quando, alla stregua di altre forme di comportamento, la condotta sessuale di un individuo è governata dalla ricerca costante di una "dose", che porta sistematicamente a sentimenti di vergogna ed inadeguatezza.

Il sesso coattivo deve essere capito sullo sfondo delle circostanze nelle quali l'esperienza sessuale è diventata più accessibile che mai e dove l'identità sessuale costituisce il nocciolo della storia del sé. Se le donne vogliono fare sesso è perchè domandano la propria autonomia e gratificazione.

Tuttavia dobbiamo ricordare che soltanto una settantina di anni fa, alle ragazze le mamme dicevano che non dovevano assolutamente avere rapporti sessuali prima del matrimonio altrimenti sarebbero diventate pazze, infatti in Inghilterra le ragazze che rimanevano incinte senza sposarsi erano rinchiuse in ospedali psichiatrici.

Non c'è da stupirsi se le donne provano difficoltà a gestire i cambiamenti che esse stesse hanno contribuito a produrre. La coattività nel comportamento sessuale , è una autonomia monca. Questo fatto ha per la maggioranza delle donne delle conseguenza diverse che per gli uomini. Per entrambi i sessi la sessualità porta con sè la minaccia, o promessa, dell'intimità e questo è qualcosa che tocca gli aspetti fondamentali dell'essere.

Pochissime donne si propongono di cercare quanti più partner possibili. Le donne con dipendenza dal sesso rimangono imprigionate in un circolo nel quale la loro fonte principale di potere è la conquista sessuale e attraverso il sesso soddisfano il bisogno di tenerezza e contatto. Dietro la dipendenza sessuale di gran parte delle donne c'è un desiderio di una relazione duratura.

La coazione sessuale maschile è tendenzialmente diversa. Non esiste un corrispettivo maschile della donna dissoluta e il maschio che cerca avventure di solito è stimato soprattutto dagli altri uomini. La dipendenza dal sesso tra gli uomini non è del tutto legata alla ricerca ossessiva di rapporti molteplici. Quelli che cercano esperienze multiple rappresentano i donnaioli più navigati, i quali manifestano un misto di dedizione alla caccia sessuale e disprezzo appena velato per l'oggetto del loro desiderio.

Le donne oggetto di desiderio travolgente svaniscono nel nulla non appena la storia ha avuto il suo corso, e tuttavia molti di questi uomini cercano stabilità al di fuori delle avventure occasionali mantenendo allo stesso tempo una relazione regolare. A tale scopo devono ricorrere a inganni e alle simulazioni più contorte.

Il donnaiolo dei nostri tempi è ben diverso dall'uomo seduttore alla Casanova. Questi amava le donne pur non essendo capace di amarne una in particolare, Casanova non provava quell'aperto disprezzo per le donne che oggi sembra venire a galla fra donnaioli. Questo perchè le trasformazioni della vita privata ha reso la "seduzione" obsoleta. In una società in cui le donne sono sessualmente più disponibili, più uguali il donnaiolo risente di questi cambiamenti e ne è irritato.

Il donnaiolo mette al primo posto l'esercizio del potere e la conquista sessuale-. Ma a che vale la vittoria quando è così facile?

L'affermazione del potere nella seduzione, attraverso la quale le donne vengono soggiogate o simbolicamente uccise, ha il sapore di una sfida tanto più forte, quanto il soggetto si misura con una donna che rivendica la parità. Ma la parità sessuale delle donne cancella l'antica divisione fra virtuose e dissolute. E poichè l'assassinio perpetrato dal seduttore consiste nella perdita della virtù, l'impresa perde la sua molla fondamentale.

In epoche più tradizionali il seduttore era a modo suo un autentico avventuriero, che sfidava non già le singole donne ma tutto un sistema di regolamentazione del sesso. Era un sovvertitore di virtù, sedurre voleva dire sfidare un sistema maschile di protezione e controllo sessuale.

Il dongiovanni di oggi è alla ricerca del brivido in un mondo che offre molteplici occasioni di sesso . Più che un libertino è un controrivoluzionario involontario in un ambiente in cui la sessualità e l'intimità affettiva sono legate tra loro come non mai. Il donnaiolo rifugge l'intimità e quindi è sempre pronto ad andarsene . Egli rifiuta l'amore romantico o ne adopera il linguaggio solo a scopo di persuasione, ma sostanzialmente non è mai capace di lasciare le donne perchè ogni abbandono è il preludio per un altro incontro, è un dipendente delle donne.

Il bisogno di attività sessuale regolare è un desiderio fondamentale che provano tutti gli adulti. Quasi tutti sono in qualche modo dediti al sesso. Ma il sesso diventa coattivo quando, alla stregua di altre forme di comportamento, la condotta sessuale di un individuo è governata dalla ricerca costante di una "dose", che porta sistematicamente a sentimenti di vergogna ed inadeguatezza.

Il sesso coattivo deve essere capito sullo sfondo delle circostanze nelle quali l'esperienza sessuale è diventata più accessibile che mai e dove l'identità sessuale costituisce il nocciolo della storia del sé. Se le donne vogliono fare sesso è perchè domandano la propria autonomia e gratificazione.

Tuttavia dobbiamo ricordare che soltanto una settantina di anni fa, alle ragazze le mamme dicevano che non dovevano assolutamente avere rapporti sessuali prima del matrimonio altrimenti sarebbero diventate pazze, infatti in Inghilterra le ragazze che rimanevano incinte senza sposarsi erano rinchiuse in ospedali psichiatrici.

Non c'è da stupirsi se le donne provano difficoltà a gestire i cambiamenti che esse stesse hanno contribuito a produrre. La coattività nel comportamento sessuale , è una autonomia monca. Questo fatto ha per la maggioranza delle donne delle conseguenza diverse che per gli uomini. Per entrambi i sessi la sessualità porta con sè la minaccia, o promessa, dell'intimità e questo è qualcosa che tocca gli aspetti fondamentali dell'essere.

Pochissime donne si propongono di cerca quanti più partner possibili. Le donne con dipendenza dal sesso rimangono imprigionate in un circolo nel quale la loro fonte principale di potere è la conquista sessuale e attraverso il sesso soddisfano il bisogno di tenerezza e contatto. Dietro la dipendenza sessuale di gran parte delle donne c'è un desiderio di una relazione duratura.

La coazione sessuale maschile è tendenzialmente diversa. Non esiste un corrispettivo maschile della donna dissoluta e il maschio che cerca avventure di solito è stimato soprattutto dagli altri uomini. La dipendenza dal sesso tra gli uomini non è del tutto legata alla ricerca ossessiva di rapporti molteplici. Quelli che cercano esperienze multiple rappresentano i donnaioli più navigati, i quali manifestano un misto di dedizione alla caccia sessuale e disprezzo appena velato per l'oggetto del loro desiderio.

Le donne oggetto di desiderio travolgente svaniscono nel nulla non appena la storia ha avuto il suo corso, e tuttavia molti di questi uomini cercano stabilità al di fuori delle avventure occasionali mantenendo allo stesso tempo una relazione regolare. A tale scopo devono ricorrere a inganni e alle simulazioni più contorte.

Il donnaiolo dei nostri tempi è ben diverso dall'uomo seduttore alla Casanova. Questi amava le donne pur non essendo capace di amarne una in particolare, Casanova non provava quell'aperto disprezzo per le donne che oggi sembra venire a galla fra donnaioli. Questo perchè le trasformazioni della vita privata ha reso la "seduzione" obsoleta. In una società in cui le donne sono sessualmente più disponibili, più uguali il donnaiolo risente di questi cambiamenti e ne è irritato.

Il donnaiolo mette al primo posto l'esercizio del potere e la conquista sessuale-. Ma a che vale la vittoria quando è così facile?

L'affermazione del potere nella seduzione, attraverso la quale le donne vengono soggiogate o simbolicamente uccise, ha il sapore di una sfida tanto più forte, quanto il soggetto si misura con una donna che rivendica la parità. Ma la parità sessuale delle donne cancella l'antica divisione fra virtuose e dissolute. E poichè l'assassinio perpetrato dal seduttore consiste nella perdita della virtù, l'impresa perde la sua molla fondamentale.

In epoche più tradizionali il seduttore era a modo suo un autentico avventuriero, che sfidava non già le singole donne ma tutto un sistema di regolamentazione del sesso. Era un sovvertitore di virtù, sedurre voleva dire sfidare un sistema maschile di protezione e controllo sessuale.

Il dongiovanni di oggi è alla ricerca del brivido in un mondo che offre molteplici occasioni di sesso . Più che un libertino è un controrivoluzionario involontario in un ambiente in cui la sessualità e l'intimità affettiva sono legate tra loro come non mai. Il donnaiolo rifugge l'intimità e quindi è sempre pronto ad andarsene . Egli rifiuta l'amore romantico o ne adopera il linguaggio solo a scopo di persuasione, ma sostanzialmente non è mai capace di lasciare le donne perchè ogni abbandono è il preludio per un altro incontro, è un dipendente delle donne.

(Giddens) Anthonyy Ghiddens. ‘ La trasformazione dell’intimità. Sessualità , amore ed erotismo nelle società moderne’
Ed. Il Mulino 2008