I disturbi sessuali psicogeni vanno distinti in disturbi
nella donna e nell'uomo.
Possiamo stilare una breve tabella che raccolga i disturbi
per entrambi:
UOMO - DONNA
- Disfunzione erettiva o impotenza - Disfunzione generale o
frigidità
- Eiaculazione precoce - Disfunzione dell’orgasmo
- Eiaculazione ritardata - Vaginismo
- Disturbo dell’orgasmo - Dispareunia
A questi disturbi, va aggiunto il disturbo del desiderio
sessuale che può essere riscontrato in entrambi i sessi: il disturbo del
desiderio sessuale.
Vanno infine considerate:
le parafile, che possono essere i sintomi di patologie più
complesse o specifiche di un comportamento sessuale e dell’organizzazione del
desiderio.
Ci sono poi i disturbi dell’identità di genere i quali si
riferiscono ai casi in cui un individuo si identifica con il sessoopposto.
Questa condizione non va confusa con l’omosessualità poiché nei disturbi d’identità
di genere, l’individuo sente una intensa repulsione per il sessobiologico a cui
appartiene, e un forte desiderio di essere ad esso opposto, si comporta perciò
esplicitamente come se fosse del sessoopposto.
L’omosessualità, invece non è considerata più come una forma
di patologia in sè, quanto una scelta sessuale diversa.
In genere i disturbi sessuali, presuppongono quadri di
psicopatologia, che si elicitano nel sintomo evidente, proprio per questo,
curando psicologicamente la patologia, anche il sintomo viene meno.
CRITERI DI DIAGNOSI
Pochi disturbi sono difficilmente definibili come quelli
sessuali, poiché intrisi di senso moralistico. Per definire un comportamento
sessuale patologico, per forza ci si deve rifare al concetto di devianza da una
norma di comportamento che però non può essere facilmente stabilita.
Alcuni autori hanno tentato di definire un fattore di
differenziazione tra un comportamento sessuale “normale” o patologico:
l’intimità, per essi, costituisce un fattore di differenziazione.Un individuo
può essere definito perverso, solo quando l’atto sessuale viene usato per
evitare una relazione stabile e duratura, emotivamente intima e coinvolgente,
con un partner.
Al contrario, non si può parlare di perversione quando la
perversione è comunque affiancata alla costruzione di una relazione stabile e
duratura.
Il manuale psichiatrico DSM IV, cercando di non essere
giudicante rispetto questi termini utilizzati, come quello di perversione, ha
tentato di definire le situazioni nelle quali vengono utilizzati oggetti non
umani, in cui un effettivo dolore viene inflitto a sé stessi o al proprio
partner, o quando nell’atto sessuale vengono coinvolti bambini adulti non
consenzienti.
La diagnosi viene comunque stabilita su un fattore di
gravità: nelle forme "lievi”, i pazienti non mettono in atto le loro
spinte sessuali, ma le tengono vive solo nella loro fantasia; nelle forme
“gravi”, i pazienti mettono in atto ripetutamente le loro spinte parafiliache.
Nel tentativo comunque di non essere giudicanti rispetto
queste patologie psichiatriche, il termine “perversione” è stato ovunque nei
manuali sostituito dal termine parafilia, anche per dare davvero l’idea che il
comportamento sessuale patologico, implica una vera e propria strutturazione
della personalità patologica che sostiene e mantiene la patologia psichiatrica,
non si tratta quindi di un’ implicazione del senso etico e morale, soltanto,
così come non può essere possibile, clinicamente parlando, giudicare e spigare
un’attività perversa secondo il suo prerequisito senso di peccato.
I disturbi sessuali si dividono in:
- disturbi del desiderio- disturbi maschili- disturbi
femminili- parafilie
DISTURBI DEL DESIDERIO SESSUALE
Per diagnosticare una disfunzione sessuale, si devono
verificare contemporaneamente le tre condizioni esplicitate con le lettere A,
B, C.
1) DISTURBO DA DESIDERIO SESSUALE IPOATTIVO
A) Fantasie sessuali e desiderio di attività sessuale
persistentemente o ricorrentemente carenti (o assenti). Il giudizio di carenza
o assenza viene fatto dal clinico, tenendo conto dei fattori che influenzano il
funzionamento sessuale, come l'età e il contesto di vita del soggetto.
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà
interpersonali
C) La disfunzione sessuale non è meglio attribuibile ad un
altro disturbo psichiatrico (ad eccezione di un'altra disfunzione sessuale) e
non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza
(per es. una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica
generale.
2) DISTURBO DI AVVERSIONE SESSUALE
A) Persistente o ricorrente estrema avversione ed evitamento
di tutti (o quasi tutti) i contatti sessuali genitali con un partner sessuale
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà
interpersonali
C) La disfunzione sessuale non è meglio attribuibile ad un
altro disturbo in asse 1 (tranne un'altra disfunzione sessuale).
3) DISTURBO DELL’ECCITAZIONE
A) Persistente o ricorrente incapacità di raggiungere, o di
mantenere fino al completamento dell'attività sessuale, un'adeguata risposta di
eccitazione sessuale con lubrificazione -tumescenza (reazione di lubrificazione
-tumescenza legata all'eccitazione sessuale)
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà
interpersonali
C) La disfunzione sessuale non è meglio attribuibile ad un
altro disturbo psichiatrico (ad eccezione di un'altra disfunzione sessuale) non
è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per
es. una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.
DISTURBI SESSUALI MASCHILI
DISFUNZIONE ERETTIVA O IMPOTENZA
A) Persistente o ricorrente impossibilità di raggiungere, o
di mantenere, un'erezione adeguata fino al completamento dell'attività
sessuale.
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà
interpersonali
C) La disfunzione dell'erezione non è meglio attribuibile ad
un altro disturbo psichiatrico (diverso da una disfunzione sessuale) e non è
dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es.
una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.
EIACULAZIONE PRECOCE
A) Persistente o ricorrente eiaculazione a seguito di una
minima stimolazione sessuale prima, durante, o poco dopo la penetrazione e
prima che il soggetto lo desideri. Il clinico deve tenere conto dei fattori che
influenzano la durata della fase di eccitazione, come l'età, la novità del
partner sessuale o della situazione e la frequenza recente dell'attività
sessuale
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà
interpersonali.
C) L'eiaculazione precoce non è dovuta esclusivamente agli
effetti diretti di una sostanza (per es. astinenza da oppiacei).
EIACULAZIONE RITARDATA
A) Eiaculazione che si presenta dopo molto tempo dall’inizio
della penetrazione, a seguito di intense e continue stimolazioni sessuali e
comunque molto dopo che il soggetto lo desideri. Il clinico deve tenere conto
dei fattori che influenzano la durata della fase di eccitazione, come l'età, la
novità o meno del partner sessuale o della situazione e la frequenza recente
dell'attività sessuale
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà
interpersonali.
C) L'eiaculazione ritardata non è dovuta esclusivamente agli
effetti diretti di una sostanza (per es. astinenza da oppiacei).
DISTURBO DELL’ORGASMO MASCHILE
A) Persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell'orgasmo
dopo una normale fase di eccitazione sessuale nell'ambito di una attività
sessuale che il clinico, tenendo conto dell'età del soggetto, giudica adeguata
per localizzazione, intensità e durata
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà
interpersonali
C) La disfunzione dell'orgasmo non è meglio attribuibile ad
un altro disturbo psichiatrico (ad eccezione di un'altra disfunzione sessuale)
e non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una
sostanza(per es. una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica
generale.
DISTURBI SESSUALI FEMMINILI
DISTURBO DELL’ORGASMO FEMMINILE
A) Persistente o ricorrente ritardo o assenza, dell'orgasmo
dopo una fase di eccitazione sessuale normale. Le donne mostrano un'ampia
variabilità nel tipo o nell'intensità della stimolazione che induce l'orgasmo.
La diagnosi del disturbo dell'orgasmo femminile dovrebbe basarsi sulla
valutazione del clinico che la capacità di orgasmo della donna sia minore di
quanto ci si aspetterebbe per età, esperienza sessuale, e adeguatezza della
stimolazione sessuale ricevuta
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà
interpersonali
C) La disfunzione dell'orgasmo non è meglio attribuibile ad
un altro disturbo psichiatrico (ad eccezione di un'altra disfunzione sessuale)
e non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una
sostanza(per es. una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica
generale.
VAGINISMO
A) Ricorrente o persistente spasmo involontario della
muscolatura del terzo esterno della vagina, che interferisce col rapporto
sessuale.
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà
interpersonali
C) L'anomalia non è meglio attribuibile ad un altro disturbo
psichiatrico (per es. disturbo di somatizzazione) e non è dovuta esclusivamente
agli effetti fisiologici diretti di una condizione medica generale.
DISPAREUNIA ( INTENSO DOLORE DURANTE IL COITO)
A) Ricorrente o persistente dolore genitale associato al
rapporto sessuale in un maschio o in una femmina.
B) L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà
interpersonali
C) L'anomalia non è causata esclusivamente da vaginismo o da
mancanza di lubrificazione, non è maglio attribuibile ad un altro disturbo
psichiatrico (tranne un'altra disfunzione sessuale), non è dovuta
esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una
sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.
LE PARAFILIE
ESIBIZIONISMO
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi
sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che
comportano l’esposizione dei prorpi genitali ad un estraneo che non se
l’aspetta
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti,
causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale,
lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento
FETICISMO
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi
sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che
comportano l’uso di oggetti inanimati ( per es. biancheria intima femminile)
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti,
causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale,
lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento
C) Gli oggetti feticistici, non sono limitati a capi di
abbigliamentofemminile usati per vestirsi (come nel feticismo da travestimento)
oppure a strumenti usati per la stimolazione tattile dei genitali( per es. un
vibratore).
FROUTTERISMO
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi
sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che
comportano il toccare e lo strofinarsi contro una persona non consenziente.
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti,
causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale,
lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento.
PEDOFILISMO
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi
sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che
comportano attività sessuale con uno o più bambini prepuberi, generalmente di
13 anni o più piccoli.
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti,
causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale,
lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento
C) Il soggetto ha almeno 16 anni ed è almeno di 5 anni
maggiore del bambino o dei bambini molestati o potenzialmente desiderati.
Nota non includere un soggetto tardo adolescente coinvolto
in una relazione sessuale perdurante con un soggetto di 12-13 anni
MASOCHISMO SESSUALE
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi
sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che
comportano l’atto (reale e non simulato) di essere umiliato, picchiato, legato,
o fatto soffrire in qualche altro modo.
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti,
causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale,
lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento
SADISMO SESSUALE
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi
sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che
comportano azioni (reali e non simulate) in cui la sofferenza psicologica o
fisica (inclusa l’umiliazione) della vittima è sessualmente eccitante per il
soggetto.
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti,
causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale,
lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento
FETICISMO DI TRAVESTIMENTO
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi
sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che
comportano il travestimento in un maschio eterosessuale
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti,
causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale,
lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento
Specificare se:
Con disforia di genere, quando il soggetto ha un disagio
persistente connesso al ruolo sessuale o all’identità
VOYERISMO
A) Durante un periodo di almeno 6 mesi, fantasie, impulsi
sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che
comportano l’atto di osservare un soggetto che non se l’aspetta mentre è nudo,
si spoglia o è impegnato in attività sessuali
B) Le fantasie, gli impulsi sessuali, i comportamenti,
causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale,
lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento
DISTURBI DELL’IDENTITA’ DI GENERE
A) Una forte e persistente identificazione col sessoopposto
(non solo un desiderio di qualche presunto vantaggio culturale derivante
dall’appartenere all'altrosesso). Nei bambini il disturbo si manifesta con
quattro o più dei seguenti sintomi:
1) desiderio ripetutamente affermato di essere o insistenza
sul fatto di essere, dell’altrosesso
2) nei maschi, preferenza per il travestimento o
l’imitazione dell’abbigliamento femminile, nelle femmine, insistenza
nell’indossare solo tipici indumenti maschili
3) forti e persistenti preferenze per i ruoli del
sessoopposto nei giochi di simulazione, oppure persistenti fantasie di
appartenere al sessoopposto
4) intenso desiderio di partecipare ai tipici giochi e
passatempi del sessoopposto
Negli adolescenti e negli adulti, l’anomalia si manifesta
con sintomi come desiderio dichiarato di essere dell’altrosesso, farsi passare
spesso per un membro dell’altrosesso, desiderio di vivere e di esser trattato
come membro dell’altrosesso, oppure la convinzione di avere sentimenti e
reazioni tipici dell’altrosesso.
B) Persistente malessere riguardo al propriosesso o senso di
estraneità riguardo al ruolo sessuale del propriosesso
Dott. Roberto Cavaliere