mercoledì 2 ottobre 2013

SESSO: DIFFICOLTA' DOPO IL PARTO


Un piccolo terremoto. L’arrivo di un neonato in casa provoca un subbuglio generale di cui risente, soprattutto nei primi mesi di vita, anche la vita sessuale dei genitori. Il cambiamento delle abitudini sotto le lenzuola, però, non è dovuto solo agli sconvolgimenti ormonali femminili connessi a gravidanza e parto: secondo un gruppo di ricercatori della University of Michigan di Ann Arbor (Usa) guidati da Sari van Anders, infatti, il calo del desiderio in corrispondenza dell’arrivo del bebè non è solo una questione da neomamme. Anche i neopapà lo sperimentano e, nel loro caso, gli ormoni non c’entrano.

La ricerca sulla sessualità post-partum, spiegano i ricercatori, si è sempre concentrata sulla biologia riproduttiva femminile, andando a scandagliare quei cambiamenti che accompagnano la gravidanza, il parto e l’allattamento al seno e che possono influenzare il desiderio sessuale. Pochi studi hanno, invece, esaminato la sessualità nei partner delle donne appena diventate mamme.

Pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, lo studio ha visto coinvolti 114 partner di neomamme (tra cui 95 uomini) che dovevano compilare un questionario sulla loro vita sessuale durante i tre mesi successivi alla nascita del figlio più piccolo. Dall’analisi dei dati è emerso che nei primi mesi dopo la nascita dei bimbi anche i partner vengono colpiti, oltre alle neomamme, dal calo del desiderio, e che in gran parte questo viene influenzato -piuttosto che da ragioni strettamente mediche e biologiche relative al parto come i cambiamenti fisici e ormonali subiti dalla madre naturale - da fattori legati alla cura del piccolo che, inevitabilmente, portano fatica e stress prima sconosciuti. Non è solo una questione di ormini femminili, quindi: "I nostri risultati - spiega van Anders - aiutano a chiarire come l'esperienza della genitorialità possa influenzare la sessualità di entrambi i genitori e la loro relazione in una miriade di modi diversi".





SESSO PRIMA DEI 14 ANNI


Precocità, disinformazione e scarsa prevenzione: sono queste i fattori caratterizzanti il rapporto degli adolescenti italiani con la sessualità. Un'indagine commissionata da Paidoss, l'Osservatorio Nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza, ha infatti svelato che nell'ultimo anno il numero di ragazzi e ragazze che hanno avuto il primo rapporto sessuale prima dei 14 anni è quasi raddoppiato, passando dal 10% del 2012 al 19% odierno. A dichiararlo sono i giovani intervistati, 1400 ragazzi tra i 15 e i 25 anni, che solo nel 12% dei casi vuole aspettare un'età più matura prima di affrontare la prima esperienza sessuale. Una percentuale, questa, in diminuzione sia rispetto al 2011 (43%), sia rispetto al 2012 (23%).

Sono quindi precoci gli adolescenti italiani, ma a quanto pare non altrettanto informati. Il 65% circa dei giovani ritiene che la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili non sia un problema esclusivamente femminile, ma di coppia, ma la realtà dei fatti è che sia ragazzi che ragazze sanno poco dell'argomento. Il 73% non conosce almeno 5 delle principali malattie sessualmente trasmissibili, il 33% crede che la loro incidenza sia trascurabile e solo il 35% dei ragazzi e il 29% delle ragazze dichiarano di utilizzare il preservativo. Eppure già prima dei 14 anni l'8% dei ragazzi e quasi il 6% delle ragazze hanno rapporti completi. Non stupisce, quindi, che, rispettivamente, il 3% e il 5% di ragazzi e ragazze abbia già dovuto affrontare le conseguenze di un'infezione virale. Ciononostante, solo il 23% delle ragazze e il 46% dei ragazzi si sono sottoposti ad una visita specifica prima dei 18 anni e il 56% non penserebbe mai di farlo. L'88% non sa nemmeno dove può trovare, nella sua città, un consultorio cui rivolgersi in caso di necessità.

“E' quasi impossibile oggi che un adolescente possa avere sufficienti informazioni sulle malattie a trasmissione sessuale e sui comportamenti corretti – ha commentato Giuseppe Mele, presidente di Paidoss - Per questo è urgentissimo anticipare l’educazione alla sessualità in modo generalizzato e in tutte le scuole medie e superiori”.

TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL'EIACULAZIONE PRECOCE

Test di autovalutazione per l’uomo

1 - Quanto è difficile per te ritardare l’eiaculazione?
0 - Per niente difficile
1 - Moderatamente difficile
2 - Estremamente difficile
3 - Un pò difficile
4 - Molto difficile

2 - Ti capita di eiaculare prima che lo desideri?
0 - Quasi mai o mai - 0%
1 – Meno di metà delle volte - 25%
2 - Circa metà delle volte - 50%
3 - Più della metà delle volte - 75%
4 - Quasi sempre o sempre - 100%

3 - Ti capita di eiaculare a ogni minima stimolazione?
0 - Quasi mai o mai - 0%
1 – Meno di metà delle volte - 25%
2 - Circa metà delle volte - 50%
3 - Più della metà delle volte - 75%
4 - Quasi sempre o sempre - 100%

4 - Eiaculare prima che lo desideri ti fa sentire frustrato?
0 - Per niente
1 – Leggermente
2 – Moderatamente
3 – Molto
4 – Estremamente

5 - Quanto ti preoccupa che la tua velocità di eiaculazione lasci insoddisfatta la tua partner?
0 - Per niente
1 – Leggermente
2 – Moderatamente
3 – Molto
4 – Estremamente

Risultati:
Minore o uguale a 8: Il risultato del test suggerisce che non soffri di Eiaculazione Precoce
Da 9 a 10: Il risultato del test suggerisce che è probabile che tu soffra di Eiaculazione Precoce. Consulta il tuo medico o rivolgiti ad uno specialista per una visita accurata.
Maggiore o uguale a 11: Il risultato del test suggerisce che è molto probabile che tu soffra di Eiaculazione Precoce. Consulta il tuo medico o rivolgiti ad uno specialista per una visita accurata.

fonte: Development and validation of a premature ejaculation diagnostic tool.  Eur Urol. 2007 Aug;52(2):565-73. Epub 2007 Jan 16.

TEST SULL'INSODDISFAZIONE SESSUALE NELLA DONNA

Con che frequenza si sente:

1. Angosciata riguardo alla sua vita sessuale? 0 1 2 3 4
2. Infelice riguardo alla sua relazione sessuale? 0 1 2 3 4
3. Colpevole delle difficoltà sessuali? 0 1 2 3 4
4. Frustrata dal suo problema sessuale? 0 1 2 3 4
5. Stressata riguardo al sesso? 0 1 2 3 4
6. Inferiore a causa di problemi sessuali? 0 1 2 3 4
7. Preoccupata riguardo al sesso? 0 1 2 3 4
8. Sessualmente inadeguata? 0 1 2 3 4
9. Con rimpianti riguardo alla sua sessualità ? 0 1 2 3 4
10. Imbarazzata riguardo a problemi sessuali? 0 1 2 3 4
11. Insoddisfatta della sua vita sessuale? 0 1 2 3 4
12. Arrabbiata riguardo alla sua vita sessuale? 0 1 2 3 4
13. Infastidita dall'eiaculazione precoce del suo partner? 0 1 2 3 4

0 = mai, 1 = raramente, 2 = a volte, 3 = spesso, 4 = sempre.

Risultati:
Se il totale è superiore o uguale a 12: Il risultato del test mette in evidenza il fatto che vivi la tua sessualità in maniera insoddisfacente e/o frustrante. Parlane con il tuo partner e rivolgetevi con fiducia ad uno specialista che saprà aiutarvi a risolvere il problema.

Se il totale è inferiore a 12: Il risultato del test suggerisce che hai una vita sessuale tendenzialmente soddisfacente



fonte: Premature Ejaculation Results in Female Sexual Distress: Standardization and Validation of a New Diagnostic Tool for Sexual Distress, The FSDS-R-PELimoncin et al.- THE JOURNAL OF UROLOGY - Vol. 189, 000

martedì 20 agosto 2013

CHI PRATICA SADOMASO E' PIU' EQUILIBRATO

Secondo uno studio pubblicato su The Journal of Sexual Medicine, chi si dedica a pratiche sessuali «particolari», come bondage e sadomaso, potrebbe essere in realtà più equilibrato degli altri. Per entrare un po’ nell’argomento: con l’acronimo Bdsm vengono indicate pratiche relazionali e sessuali che uniscono bondage e disciplina (B&D) con sadismo e masochismo (S&M). Non si tratta però di mere azioni fisiche. Quella Bdsm è una vera e propria cultura, che parte dalla consensualità per muoversi tra utilizzo della safe word (la parola di sicurezza che mette fine ai giochi di ruolo), feticisti, amanti delle manette e via dicendo.
BDSM - Nella più recente edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (la guida di riferimento, a livello mondiale, per medici, psichiatri e psicologi), il Bdsm non è un disturbo, bensì una «fissazione sessuale insolita». I risultati pubblicati da Andreas Wismeijer e Marcel van Assen, ricercatori presso l’Università di Tilburg, in Olanda, partivano dal desiderio di confrontare i punteggi ottenuti in un'ampia varietà di test psicologici da persone Bdsm e persone «normali».
La ricerca ha visto i due scienziati esaminare 902 Bdsm e 434 non-Bdsm, ai quali è stato chiesto di compilare questionari che comprendevano domande sulla loro personalità, la capacità di gestire il rifiuto, lo stile di attaccamento nelle relazioni e il loro benessere in generale. Nessuno dei partecipanti era informato sullo scopo della ricerca. Il risultato è stato sorprendente. I punteggi più alti sono stati registrati da chi, nel Bdsm, gioca il ruolo di dominante. Il secondo posto è stato guadagnato dagli switch (coloro che si alternano nei ruoli di master servant); il terzo dai sottomessi. Tutti i «normali» – che la cultura Bdsm chiama «vanilla» per indicare l’ovvietà del «sapore», e quindi la mancanza di «carattere» – hanno raggiunto punteggi più bassi.
MENO NEVROTICI - Secondo lo studio, gli amanti del Bdsm si sono dimostrati più estroversi, più aperti a nuove esperienze, più coscienti di sé e meno nevrotici. Hanno dimostrato una minore sensibilità al rifiuto altrui – parametro che misura quando un individuo è paranoico rispetto all’idea di non piacere agli altri – e sono risultati essere più sicuri e sereni nelle loro relazioni personali. I ricercatori ritengono che il segreto dei Bdsm potrebbe consistere nella loro maggiore consapevolezza dei propri bisogni e desideri sessuali: una situazione che diminuisce la frustrazione nelle relazioni fisiche ed emotive.

lunedì 5 agosto 2013

MEGLIO IL SESSO CHE IL CRUCIVERBA PER MANTENERE IL CERVELLO SANO


NEW YORK - Meglio un orgasmo che un cruciverba per mantenere il cervello sano e in allenamento. Il climax sessuale supera di gran lunga un puzzle di sudoku nel promuovere il benessere cerebrale, secondo Barry Komisaruk, ricercatore 72enne della Rutgers University, al lavoro sul tema dell'orgasmo femminile sin dagli anni Sessanta. Tutto il cervello, infatti, pare tragga beneficio dal piacere sessuale, a dispetto degli esercizi di intelligenza che favoriscono, invece, alcune aree rispetto ad altre. 

"L'orgasmo attiva tutto - ha spiegato il ricercatore alTimes - causando un enorme aumento del flusso di sangue al cervello. Mentre gli esercizi mentali come le parole crociate o il sudoku incrementano l'attività cerebrale solo in determinate regioni". Le conclusioni arrivano dai test effettuati dallo studioso su un gruppo di donne volontarie sottoposte a risonanza magnetica del cervello durante l'orgasmo.

LE CASALINGHE AMERICANE SCOPRONO IL BONDAGE

NEW YORK – Nei negozi di casalinghi americani, i gestori hanno notato un nuovo trend: l’incredibile aumento di donne che comprano metri e metri di corda. E il motivo è trasparente: desiderose di provare i brividi erotici che la trilogia “Cinquanta Sfumature di Grigio” ha rivelato al grande pubblico, le signore sono imbarazzate all’idea di entrare nei negozi di prodotti sessuali e si accontentano della più domestica e familiare corda.

La trilogia che la scrittrice Erika Leonard ha pubblicato sotto lo pseudonimo E. L. James sta facendo proseliti in tutto il mondo: pochi giorni fa si è diffusa la notizia che la trilogia è molto letta anche dai detenuti per terrorismo nella prigione di Guantanamo. Secondo quanto ha riferito il deputato Jim Moran, un democratico della Virginia, che è stato nel carcere in ispezione, i 12 detenuti “importanti”, cioè i più pericolosi, quelli che non verranno mai rilasciati, hanno dimostrato di apprezzare la trilogia sadomaso: “Dopotutto – ha spiegato – questi tipi non hanno altro nella vita, e non usciranno mai di prigione, quindi le autorità accettano di dar loro i libri che chiedono, anche questo”. Finora i detenuti preferivano i gialli di Agatha Christie e i romanzi di fantascienza della serie Star Trek.

L’industria dei prodotti sessuali conferma dal canto suo che la trilogia “Cinquanta Sfumature” ha da sola invertito il trend calante nelle vendite di “oggettistica erotica”. Dopo un periodo di magra causato dalla popolarità del sesso virtuale di internet, gli affari vanno ora a gonfie vele, e il libro campeggia in vetrine che espongono manette e fruste di seta, bende e bavagli, nastri adesivi(rigorosamente antiallergici) e morbidi cappucci, tutto l’apparato cioé per ripetere fra le quattro mura domestiche una versione soft e familiare del bondage praticato dai due personaggi della serie, Christian Grey e Anastasia Steele. Il proprietario di un “Emporio per adulti” a Essex, nel Connecticut conferma che gli affari sono “eccellenti”, e che spesso sono i mariti che entrano nei negozi e dicono: “Mia moglie ha letto il libro, e ora vuole provare tutto”. Esperti di relazioni matrimoniali confermano che per molte coppie “stanche” il libro ha solleticato l’immaginazione e portato un po’ di piccante novità.

E tuttavia, la polizia, i vigili del fuoco e gli ospedali aggiungono una voce di cautela: in Gran Bretagna, ma anche negli Stati Uniti, si stanno moltiplicando le telefonate di emergenza di coppie rimaste intrappolate da manette che non si aprono, da corsetti, catene o corde che immobilizzano i partner in posizioni velocemente diventate scomode e dolorose. Un poliziotto ha detto che accanto al libro, bisognerebbe aggiungere l’ammonimento: “non posate la chiave delle manette troppo lontane, siate certi di poterla acchiappare in qualsiasi momento!”

lunedì 27 maggio 2013

EIACULAZIONE PRECOCE

Per arrivare al traguardo con successo è essenziale il controllo della velocità. In Formula Uno e sotto le lenzuola. Lo dice Jacques Villeneuve, ex pilota di Formula Uno, che durante le gare ha lottato con i centesimi di secondo per arrivare sul podio, testimonial della campagna “Not just a moment” promossa dall’European Society for Sexual Medicine per spingere gli uomini che soffrono di eiaculazione precoce a rivolgersi al medico per trovare una soluzione. Un problema che interessa 1 uomo su 5: il 20-30% degli uomini tra i 18 e i 65 anni ha perfomance che non superano i due-tre minuti. E la disfunzione sessuale è diffusa soprattutto tra i giovani, anche se pochi si rivolgono al medico per curarla, con conseguenze negative sulla qualità della vita e sul rapporto di coppia. «Molti uomini crescono con la convinzione che il sesso “non è mai abbastanza” e davanti ad un problema, anche serio come l’EP, fingono di essere instancabili latin lover. Eppure la velocità a letto, come in gara, si può controllare. Per farlo, è necessario avere fiducia nelle persone che ci stanno vicine, in questo caso la compagna e l’andrologo», commenta Villeneuve.

Molto spesso chi soffre di eiaculazione precoce non sa che può essere curata e che ha cause neurobiologiche e genetiche. Ma bisogna iniziare presto, perché con il tempo l’EP può causare problemi relazionali e sociali. È abbastanza frequente che gli uomini che soffrono di questo disturbo, per paura di fare “brutta figura” rinuncino ai rapporti sentimentali, si isolino o, a causa della frustrazione, vadano in depressione. «Alcuni, invece di andare da un medico, pensano sia sufficiente distrarsi con pensieri negativi prima e durante il rapporto oppure con stratagemmi fai-da-te come assumere droghe o alcool. Che però non risolvono il problema. Sono più efficaci lo sport che toglie l’ansia, sedute di yoga o meditazione o cercare soluzioni all’interno della coppia», spiega Alessandra Graziottin, direttrice del Centro di ginecologia e sessuologia medica dell’ospedale San Raffaele Resnati di Milano.

Quel che gli uomini non dicono, è un problema che coinvolge anche le loro donne: «L’insoddisfazione sessuale prolungata penalizza le donne: a breve termine perché non raggiungono mai l’orgasmo, e a lungo termine perché 4 su 10 perdono totalmente la libido. Parlarne senza tabu, senza ferire l’orgoglio di lui, può essere il primo step per affrontare il problema. Nella maggior parte dei casi sono le donne, insoddisfatte dei rapporti “very fast” a portare il compagno da uno specialista», aggiunge Alessandra Graziottin. Oggi esiste un farmaco che rallenta il riflesso dell’eiaculazione, aumentando in media fino a tre volte i tempi del rapporto

FONTE . http://d.repubblica.it/amore-sesso/2013/05/27/news/psicologia_eiaculazione_precoce-1669145/

IL VIAGRA PER DONNE SARA' PRONTO NEL 2016


Il Viagra per donne potrebbe essere disponibile entro il 2016. La nuova pillola, chiamata Lybrido, usa una combinazione di testosterone e di un farmaco simile al Viagra nel tentativo di aumentare il desiderio e migliorare la soddisfazione sessuale femminile. Dato il successo registrato dal Viagra negli anni - con gli annessi introiti economici a livello mondiale - gli scienziati lottano da anni per creare una versione del farmaco per il gentil sesso. Una sfida non da poco, considerato che il farmaco agisce fisiologicamente sugli uomini ma sulle donne dovrebbe intervenire anche sulla sfera psicologica. Lybrido, prodotto dall'olandese Emotional Brain, sembra riesca a coniugare gli effetti fisici e psicologici in una sola pillola capace di amplificare l'azione del testosterone sui centri di piacere del cervello. La pillola va assunta tre ore e mezza prima del rapporto sessuale. I risultati di una sperimentazione che ha coinvolto piu' di duecento donne non sono ancora stati pubblicati ma l'Emotional Brain ha parlato di "esiti molto promettenti", riporta il Daily Telegraph. Se i prossimi test previsti su un campione piu' ampio daranno risultati altrettanto positivi il farmaco sara' commercializzato negli Stati Uniti e in Europa nel 2016.
Le pillole permetteranno alle donne di fare l'amore piu' spesso e di aumentare le possibilita' di raggiungere l'orgasmo .

venerdì 22 febbraio 2013

TESTIMONIANZA: DESIDERO CONDIVIDERE SESSUALMENTE MIA MOGLIE CON UN ALTRO UOMO


elpicchio  Età:   58
dopo molti anni di matrimonio, sono sempre innamoratissimo ed attratto dalla mia consorte. Da qualche tempo ho uno strano desiderio che mi frulla per la testa, dividere le sue grazie con un altro uomo e vederla alle prese con due maschi in ogni tipo di rapporto e perchè no anche una bella doppia penetrazione. Ho provato aparlarne con lei specialmente nei momenti più intimi, purtroppo ho riscontrato una forte repulsione da parte sua.
Non ho assolutamente voglia di forzare le sue scelte , il pieno rispetto delle
sue idee e convinzioni. Mi piacerebbe che lei stessa  accettasse i miei
discorsi per ora solo discorsi senza irrigidirsi . La cosa strana è che 20 anni
fa avemmo la nostra prima ed unica esperienza di scambio di coppia. In
quell\'occasione la mia bella mogliettina si fece per bene leccare le parti
intime dal tizio  ricambiando asua volta mentre io la prendevo da dietro. Il
pensiero oggi di rivederla mentre prende in bocca il sesso di un estraneo mi
manda ai pazzi e vorrei anche dopo molti anni ripetere l\'esperiena. Lei era
pronta afarsi penetrare  infatti si era messa a 90 gradi incitando lo
sconosciuto a penetrarla. Il tizio per motivi suoi non la penetrò e lei rimase
molto male. 

lunedì 21 gennaio 2013

LA SESSUALITA' PROVIENE DAL CERVELLO


La chiave d`accesso alla sessualità non si trova negli ormoni, ma nel cervello. A dirlo è il risultato di una ricerca condotta dall`Università della California del Sud (USC) e dall`Università di Yale a seguito di un`indagine sulla vita sessuale delle donne sopravvissute al tumore all`utero, a causa del quale avevano subito l`asportazione chirurgica degli organi riproduttivi.
La rimozione delle ovaie, secondo quanto riportato nel numero di luglio del “Journal of Women`s Health”, tende a determinare la riduzione della circolazione del testosterone, ormone fondamentale nella sessualità (sia maschile che femminile). Anche la stessa procedura dell`isterectomia (che consiste nell`asportazione dell`utero) produce effetti dannosi sull`immagine che le donne hanno di sé. E dunque sulla loro qualità della vita, inclusa l`attività sessuale. Nello specifico, però, lo studio, che ha visto coinvolto un campione di 179 donne tra i 29 e i 69 anni nel periodo successivo (dai sei ai ventotto anni) alla diagnosi del cancro, dimostra il contrario.
È emerso infatti come le donne che hanno subito la rimozione delle ovaie manifestano soddisfazione sessuale anche in assenza degli ormoni sessuali fondamentali. Otto su dieci sono sessualmente attive. Più dell`80% ha affermato di avere desideri sessuali “qualche volta”, “quasi sempre” o “sempre”. Nelle donne che hanno subito l`intervento di isterectomia, inoltre, non è stato registrato alcun calo del desiderio rispetto alle donne che non lo hanno subito. “Questo mette in evidenza – commenta Howard Greenwald, professore della USC – l`importanza dei componenti non ormonali nella sfera sessuale. L`elemento chiave della sessualità non va cercato tanto nella biologia quanto nella psicologia”.

LA PSICOTERAPIA NON CAMBIA L'ORIENTAMENTO SESSUALE


L`orientamento sessuale non cambia con una psicoterapia, quindi gli psicologi dovrebbero astenersi dal consigliare agli omosessuali e alla loro famiglie dei percorsi terapeutici per risolvere il "problema" e tornare "normali". È quanto hanno affermato gli psicologi dell`American Psychological Association nella convention annuale dell`associazione, svoltasi in questi giorni, durante la quale hanno sottoscritto il documento "Resolution on appropriate affirmative responses to sexual orientation distress and change efforts".
Nel documento gli psicologi consigliano ai familiari di non considerare l`omosessualità come una malattia mentale o come un disturbo dello sviluppo, e si impegnano a offrire loro, al posto della psicoterapia, quel sostegno sociale ed educativo "che fornisca informazioni accurate sulle tendenze sessuali - spiega Judith Glassgold, presidente della task force che ha redatto il documento - aumentando il sostegno alle famiglie e alla scuola".

SESSO PER UNA NOTTE PER GLI UOMINI


Cosa vogliono gli uomini? La risposta, secondo una ricerca condotta su un campione di studenti americani e pubblicata sulla rivista Sex Role, è un flirt occasionale. Davanti alla possibilità di scegliere, infatti, gli uomini prediligono gli incontri “mordi e fuggi” mentre le donne preferiscono seguire il copione della più tradizionale cena romantica.
Lo studio è stato condotto da Carolyn Bradshaw, una ricercatrice della James Madison University in Virginia che, neanche a farlo apposta, porta il nome della protagonista di Sex and the City, serie tv che racconta le avventure "amorose" di quattro intraprendenti donne. Le interviste hanno coinvolto 150 studentesse e 71 loro colleghi di sesso maschile e hanno dimostrato che le esponenti del gentil sesso tengono fede allo stereotipo che le vede in cerca di una storia stabile e spaventate da partner disinteressati e insensibili. Gli uomini invece coltivano la propria indipendenza e temono di essere agganciati da compagne che vogliono costruire una relazione duratura.
Le avventure di una notte, tra gli intervistati, sono due volte più frequenti, tuttavia in primo piano, nella scelta della modalità per “attaccare bottone”, ci sono sempre prospettive e aspettative. Secondo la ricerca, infatti, se si considera la possibilità di una storia sul lungo periodo, sia uomini che donne scelgono il tradizionale primo appuntamento.

UOMINI E DONNE PENSANO AL SESSO NELLO STESSO MODO


Uomini e donne pensano al sesso e approcciano i partner nello stesso modo. Ad abbattere lo stereotipo dell'esistenza di un diverso atteggiamento dei due generi nei confronti della sessualità è un'analisi dell'Università del Michigan di Ann Arbor (Stati Uniti), pubblicata da Current Directions in Psychological Science – la rivista dell'Association for Psychological Science - , in cui Terry Conley e collaboratori hanno rielaborato i dati raccolti nel corso di diversi anni di studio sull'argomento.

Lo studio si è basato sullo stereotipo comune che gli uomini pensino molto di più al sesso, mentre le donne sarebbero meno interessate. Tuttavia, l'analisi delle evidenze scientifiche raccolte fino ad oggi dimostra che nessuno dei pregiudizi comuni su ciò che uomini e donne pensano del sesso, su cosa desiderano o su come fanno sesso non sono così reali e ben fondati.

“La morale ottenibile da questa analisi è che le differenze di genere non dovrebbero essere prese alla lettera per quanto riguarda la sessualità – spiegano gli autori -. Speriamo che questi risultati rendano le persone più consapevoli dei fattori sociali legati alla sessualità, piuttosto che delle presunte basi biologiche”.