lunedì 21 gennaio 2013

LA SESSUALITA' PROVIENE DAL CERVELLO


La chiave d`accesso alla sessualità non si trova negli ormoni, ma nel cervello. A dirlo è il risultato di una ricerca condotta dall`Università della California del Sud (USC) e dall`Università di Yale a seguito di un`indagine sulla vita sessuale delle donne sopravvissute al tumore all`utero, a causa del quale avevano subito l`asportazione chirurgica degli organi riproduttivi.
La rimozione delle ovaie, secondo quanto riportato nel numero di luglio del “Journal of Women`s Health”, tende a determinare la riduzione della circolazione del testosterone, ormone fondamentale nella sessualità (sia maschile che femminile). Anche la stessa procedura dell`isterectomia (che consiste nell`asportazione dell`utero) produce effetti dannosi sull`immagine che le donne hanno di sé. E dunque sulla loro qualità della vita, inclusa l`attività sessuale. Nello specifico, però, lo studio, che ha visto coinvolto un campione di 179 donne tra i 29 e i 69 anni nel periodo successivo (dai sei ai ventotto anni) alla diagnosi del cancro, dimostra il contrario.
È emerso infatti come le donne che hanno subito la rimozione delle ovaie manifestano soddisfazione sessuale anche in assenza degli ormoni sessuali fondamentali. Otto su dieci sono sessualmente attive. Più dell`80% ha affermato di avere desideri sessuali “qualche volta”, “quasi sempre” o “sempre”. Nelle donne che hanno subito l`intervento di isterectomia, inoltre, non è stato registrato alcun calo del desiderio rispetto alle donne che non lo hanno subito. “Questo mette in evidenza – commenta Howard Greenwald, professore della USC – l`importanza dei componenti non ormonali nella sfera sessuale. L`elemento chiave della sessualità non va cercato tanto nella biologia quanto nella psicologia”.

LA PSICOTERAPIA NON CAMBIA L'ORIENTAMENTO SESSUALE


L`orientamento sessuale non cambia con una psicoterapia, quindi gli psicologi dovrebbero astenersi dal consigliare agli omosessuali e alla loro famiglie dei percorsi terapeutici per risolvere il "problema" e tornare "normali". È quanto hanno affermato gli psicologi dell`American Psychological Association nella convention annuale dell`associazione, svoltasi in questi giorni, durante la quale hanno sottoscritto il documento "Resolution on appropriate affirmative responses to sexual orientation distress and change efforts".
Nel documento gli psicologi consigliano ai familiari di non considerare l`omosessualità come una malattia mentale o come un disturbo dello sviluppo, e si impegnano a offrire loro, al posto della psicoterapia, quel sostegno sociale ed educativo "che fornisca informazioni accurate sulle tendenze sessuali - spiega Judith Glassgold, presidente della task force che ha redatto il documento - aumentando il sostegno alle famiglie e alla scuola".

SESSO PER UNA NOTTE PER GLI UOMINI


Cosa vogliono gli uomini? La risposta, secondo una ricerca condotta su un campione di studenti americani e pubblicata sulla rivista Sex Role, è un flirt occasionale. Davanti alla possibilità di scegliere, infatti, gli uomini prediligono gli incontri “mordi e fuggi” mentre le donne preferiscono seguire il copione della più tradizionale cena romantica.
Lo studio è stato condotto da Carolyn Bradshaw, una ricercatrice della James Madison University in Virginia che, neanche a farlo apposta, porta il nome della protagonista di Sex and the City, serie tv che racconta le avventure "amorose" di quattro intraprendenti donne. Le interviste hanno coinvolto 150 studentesse e 71 loro colleghi di sesso maschile e hanno dimostrato che le esponenti del gentil sesso tengono fede allo stereotipo che le vede in cerca di una storia stabile e spaventate da partner disinteressati e insensibili. Gli uomini invece coltivano la propria indipendenza e temono di essere agganciati da compagne che vogliono costruire una relazione duratura.
Le avventure di una notte, tra gli intervistati, sono due volte più frequenti, tuttavia in primo piano, nella scelta della modalità per “attaccare bottone”, ci sono sempre prospettive e aspettative. Secondo la ricerca, infatti, se si considera la possibilità di una storia sul lungo periodo, sia uomini che donne scelgono il tradizionale primo appuntamento.

UOMINI E DONNE PENSANO AL SESSO NELLO STESSO MODO


Uomini e donne pensano al sesso e approcciano i partner nello stesso modo. Ad abbattere lo stereotipo dell'esistenza di un diverso atteggiamento dei due generi nei confronti della sessualità è un'analisi dell'Università del Michigan di Ann Arbor (Stati Uniti), pubblicata da Current Directions in Psychological Science – la rivista dell'Association for Psychological Science - , in cui Terry Conley e collaboratori hanno rielaborato i dati raccolti nel corso di diversi anni di studio sull'argomento.

Lo studio si è basato sullo stereotipo comune che gli uomini pensino molto di più al sesso, mentre le donne sarebbero meno interessate. Tuttavia, l'analisi delle evidenze scientifiche raccolte fino ad oggi dimostra che nessuno dei pregiudizi comuni su ciò che uomini e donne pensano del sesso, su cosa desiderano o su come fanno sesso non sono così reali e ben fondati.

“La morale ottenibile da questa analisi è che le differenze di genere non dovrebbero essere prese alla lettera per quanto riguarda la sessualità – spiegano gli autori -. Speriamo che questi risultati rendano le persone più consapevoli dei fattori sociali legati alla sessualità, piuttosto che delle presunte basi biologiche”.