lunedì 27 maggio 2013

EIACULAZIONE PRECOCE

Per arrivare al traguardo con successo è essenziale il controllo della velocità. In Formula Uno e sotto le lenzuola. Lo dice Jacques Villeneuve, ex pilota di Formula Uno, che durante le gare ha lottato con i centesimi di secondo per arrivare sul podio, testimonial della campagna “Not just a moment” promossa dall’European Society for Sexual Medicine per spingere gli uomini che soffrono di eiaculazione precoce a rivolgersi al medico per trovare una soluzione. Un problema che interessa 1 uomo su 5: il 20-30% degli uomini tra i 18 e i 65 anni ha perfomance che non superano i due-tre minuti. E la disfunzione sessuale è diffusa soprattutto tra i giovani, anche se pochi si rivolgono al medico per curarla, con conseguenze negative sulla qualità della vita e sul rapporto di coppia. «Molti uomini crescono con la convinzione che il sesso “non è mai abbastanza” e davanti ad un problema, anche serio come l’EP, fingono di essere instancabili latin lover. Eppure la velocità a letto, come in gara, si può controllare. Per farlo, è necessario avere fiducia nelle persone che ci stanno vicine, in questo caso la compagna e l’andrologo», commenta Villeneuve.

Molto spesso chi soffre di eiaculazione precoce non sa che può essere curata e che ha cause neurobiologiche e genetiche. Ma bisogna iniziare presto, perché con il tempo l’EP può causare problemi relazionali e sociali. È abbastanza frequente che gli uomini che soffrono di questo disturbo, per paura di fare “brutta figura” rinuncino ai rapporti sentimentali, si isolino o, a causa della frustrazione, vadano in depressione. «Alcuni, invece di andare da un medico, pensano sia sufficiente distrarsi con pensieri negativi prima e durante il rapporto oppure con stratagemmi fai-da-te come assumere droghe o alcool. Che però non risolvono il problema. Sono più efficaci lo sport che toglie l’ansia, sedute di yoga o meditazione o cercare soluzioni all’interno della coppia», spiega Alessandra Graziottin, direttrice del Centro di ginecologia e sessuologia medica dell’ospedale San Raffaele Resnati di Milano.

Quel che gli uomini non dicono, è un problema che coinvolge anche le loro donne: «L’insoddisfazione sessuale prolungata penalizza le donne: a breve termine perché non raggiungono mai l’orgasmo, e a lungo termine perché 4 su 10 perdono totalmente la libido. Parlarne senza tabu, senza ferire l’orgoglio di lui, può essere il primo step per affrontare il problema. Nella maggior parte dei casi sono le donne, insoddisfatte dei rapporti “very fast” a portare il compagno da uno specialista», aggiunge Alessandra Graziottin. Oggi esiste un farmaco che rallenta il riflesso dell’eiaculazione, aumentando in media fino a tre volte i tempi del rapporto

FONTE . http://d.repubblica.it/amore-sesso/2013/05/27/news/psicologia_eiaculazione_precoce-1669145/

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